Ciao Simonetta,
sabato ho assistito alla replica di "Della mia anima ne farò un’isola" e vorrei esprimerti la mia più profonda gratitudine. Per la prima volta in vita mia sono entrato in un carcere, e non voglio nascondere l'irrequietezza che provavo nel varcare quei solidi cancelli.
Voglio essere breve, sappi che fin dall’inizio sono stato completamente assorto dalla storia che raccontavate e dalla sua interpretazione. Dentro quella sala, ho percepito ci fosse una forte omogeneità di ruoli tra tutti i presenti: attori, pubblico, detenuti, agenti e volontari, che ha saputo abbattere rapidamente l’inquietudine che fino a quel momento provavo.
Il tuo, vostro, loro, lavoro è notevole, e io su alcune lettere mi sono fieramente commosso. Lo scorso anno al teatro Gobetti ho assistito alla messa in scena di "Fine pena ora" e, dopo sabato, mi sono ripromesso che leggerò il libro di Fassone.
Grazie, permettimi di far arrivare questi ringraziamenti a tutti.